L'amore di Dio

Tratto da L'amore dello Spirito di Bert Hellinger

L’amore di Dio ha due significati: l’amore di Dio per noi e il nostro amore per Dio. L'amore per Dio è un comandamento nell'Antico Testamento: "Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze". Cosa significava in pratica? Significava rispettare i comandamenti di Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.
Quali comandamenti? Si trattava dei comandamenti di Dio o dell'uomo? Chi ha annunciato questi comandamenti in nome di Dio? Sono stati incaricati da Dio? E da quale Dio? Ha veramente comandato al popolo di Israele giunto a Canaan:
"Uccideteli tutti: uomini, donne, bambini e bestiame - come un olocausto per Geova"? Coloro che provarono compassione per gli altri hanno realmente violato il comandamento di Dio e l'amore per lui?
Cos'accade se tali comandamenti si rivelano comandamenti di uomini che si proclamano messaggeri di Dio senza esserlo veramente? Che effetto ha questo "amore per Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze"? Non allontana forse da Dio? Non si oppone a Dio e agli uomini?

Situazioni simili si verificano soprattutto quando gli uomini si sentono rappresentanti di Dio e i suoi prediletti. Quando si appellano a Dio come se fosse dalla loro parte. Non è importante quale nome viene attribuito a Dio. Talvolta si chiama verità o scienza o popolo e patria. L’amore che questo Dio pretende attraverso i propri messaggeri è sempre lo stesso: "con tuto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze". Questo amore si manifesta con la fedeltà ai messaggeri e nel rispetto dei loro comandamenti e ordini.
Ed è disumano per coloro contro i quali è indirizzato. Il comandamento dell'amore per Dio può essere osservato anche da un altro punto di vista. E stato infatti aggiunto il comandamento: "Ama il prossimo tuo come te stesso”.
A questo punto si potrebbe affermare: "Se ami il prossimo tuo come te stesso, ami anche Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze". Questo Dio non sarebbe dunque più solo tuo. Nessun predicatore potrebbe fare appello a lui quando in nome di Dio induce a lottare contro altre persone.
Perché il comandamento dell'amore per il prossimo è così debole nella realtà? Perché il Dio che comanda tale amore resta il Dio di un popolo e perché con il prossimo a cui si fa riferimento s'intende spesso qualcuno appartenente al proprio gruppo. Immaginiamo che sconvolgimento provocherebbe formulare il comandamento con la seguente aggiunta: "E ama il tuo vicino come te stesso e la sua religione come se fosse la tua". Nessuno potrebbe più affermare che Dio è dalla sua parte.
In questo modo Dio risulterebbe inaccessibile.
Possiamo amare Dio? È qualcuno che ci sta di fronte che desidera o ha bisogno del nostro amore? Il nostro amore può realmente dargli qualcosa? Oppure con questo amore lo facciamo scendere fino a noi e prendiamo possesso di lui attraverso di esso? Il nostro amore lo sottomette a noi? Un Dio come questo non e forse un Dio che si sottomette a una nostra immagine e come essa perde qualsiasi valore?
L'esperienza umana mostra che non abbiamo accesso al mistero che si nasconde dietro il nostro mondo e dietro il nostro destino e dietro alla vita e alla morte. Non possiamo né conoscerlo e tanto meno farlo nostro. Già chiamare Dio ciò che resta nascosto rappresenta un tentativo in tal senso, a maggior ragione se lo immaginiamo come una persona con caratteristiche umane, come con le seguenti caratteristiche: amore, malattia, entusiasmo o delusione.
Ciononostante ci sentiamo protetti, guidati, presi al servizio e in un certo senso anche amati da forze che restano per noi inaccessibili. Ci fidiamo di tali forze, ci fermiamo di fronte a esse e ci rendiamo conto che ci mantengono impotenti. Restare in questo sentimento, senza pretendere nulla per noi, aperti e immobili è la vera esperienza religiosa. E priva di Dio, perché riconosce che tutto ciò che è legato a Dio non è accessibile per noi. Guarda nel buio, senza vedere. In questo sentimento tutto ciò che esiste trova il proprio posto esattamente così com'è, compartecipa con me. Ci unisce un legame molto profondo, ma senza pretendere nulla. Mi limito a esistere insieme a esso.
Questo però è amore. Forse è ciò che maggiormente si avvicina a ciò che intendiamo e sperimentiamo nell'amore per Dio.

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